Alluvionati in Toscana, Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana: “La competenza per i ristori da un punto di vista economico è dello Stato e la competenza dello Stato si esprime attraverso la dichiarazione di stato di emergenza nazionale.
E quando c’è lo stato di emergenza nazionale vengono previsti direttamente ristori per le famiglie e le imprese colpite. Nelle misure di primo intervento di 5mila euro per le famiglie e 20mila euro per le imprese“.
Poi Giani, ai microfoni di Lady Radio: “L’esperienza che noi abbiamo avuto due anni fa, ma poi anche a settembre e ottobre nel 2024 per altre aree della Toscana, ci insegna che le procedure per i ristori, che sono procedure standard, e le normative cristallizzate del livello nazionale, sono troppo pesanti da un punto di vista burocratico. Quindi, nonostante magari vengano messe a disposizione le cifre dal governo, poi in realtà sono pochi che ne godono perché sono pochi che si applicano, ma anche che hanno le fatture, la documentazione richiesta. Al capo dipartimento della Protezione civile Fabio Ciciliano, incontrato ieri, la prima cosa che ho chiesto è stato di rivedere queste normative perché sia più facile per i cittadini averne accesso”.
“Noi comunque continueremo a prevedere anche dei fondi regionali, che naturalmente sono molto meno di quelli che dà lo Stato, e ho già dato disposizione alla nostra direzione Finanze e Ragioneria di cercare, fra i vari capitoli, di poter acquisire altre risorse da poter destinare per i ristori”.
Poi Giani: “Continuiamo a lavorare sull’Arno dove si è dimostrato che le opere dell’uomo hanno contrastato efficacemente le forze della natura. Lo scolmatore a Pisa è entrato in funzione grazie ai lavori che abbiamo fatto noi molto recentemente. Se non ci fosse stato Pisa probabilmente sarebbe stato un grande lago. E poi ci sono i 5 milioni di metri cubi raccolti dalla casa di espansione a San Miniato, inaugurata da noi e iniziata dalla giunta precedente che hanno abbassato la soglia dell’Arno. La Sieve avrebbe avuto molti più problemi se non si fossero realizzate quelle opere idrauliche che ancora sono da finire a Pizzicone e Restone. A Campi questa volta il Rio Marina e tutto il reticolato ha retto molto meglio. Ma abbiamo Calenzano, Scandicci, Sesto, San Donnino, in cui dobbiamo focalizzare le opere da fare”.
“La nostra Protezione Civile orgoglio della Toscana”
CINZIA GORLA