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Ucraina, Zelensky: “Piano pronto anche se imperfetto, molto vicini a risultato concreto”

(Adnkronos) – “Siamo molto vicini a un risultato concreto”. Al termine dei negoziati a Miami con la delegazione Usa, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sembra essere – forse per la prima volta – ottimista sul destino della guerra che da tre anni il suo Paese sta combattendo contro la Russia di Vladimir Putin. 

Con il ritorno del suo team negoziale dagli Stati Uniti, e in attesa dei dettagli su quanto accaduto a Miami, il leader di Kiev parla di un piano che prevede 20 punti: “Non tutto è perfetto – ammette -, ma il piano è pronto. Ci sono garanzie di sicurezza tra noi, gli europei e gli Stati Uniti. Un documento quadro”. 

Il presidente ucraino ha poi menzionato “un documento separato tra noi e gli Stati Uniti: garanzie di sicurezza bilaterali”. Le misure, spiega, “devono essere esaminate dal Congresso degli Stati Uniti, con alcuni dettagli e allegati che rimangono riservati” ma ad oggi, ha spiegato, “tutto sembra abbastanza solido e dignitoso. Per ora, tuttavia, si tratta di bozze di lavoro preparate dai nostri militari. È importante sottolineare che sono state elaborate da noi e dagli Stati Uniti d’America. Ciò indica che siamo molto vicini a un risultato concreto”.  

“Stiamo anche elaborando la prima bozza dell’accordo sulla ricostruzione dell’Ucraina. Strategia economica. Il nucleo di tutti i documenti è pronto. Quello fondamentale. Ci sono alcune cose che non siamo disposti ad accettare. E ci sono cose – ne sono certo – che nemmeno i russi sono disposti ad accettare. Gli americani stanno attualmente proseguendo i negoziati con i rappresentanti russi. Terranno dei colloqui e ci daranno i feedback”, continua Zelensky, che poi annuncia: “Stiamo lavorando a un solido contratto con gli americani per l’acquisto di decine, diverse decine, di sistemi Patriot, che saranno forniti attraverso vari programmi” e “tutto questo lavoro è in corso e sono fiducioso che i risultati arriveranno”.  

Al fronte, ha poi spiegato Zelensky, “la situazione è sotto il controllo delle nostre forze armate”aggiungendo di essere “molto grato ai nostri guerrieri”. A Pokrovsk, spiega, “la situazione rimane invariata, cambiano solo i numeri. Secondo le nostre stime, ci sono circa 1.100 russi all’interno di Pokrovsk. Il nostro numero è più o meno allo stesso livello. Ce ne sono molti sia all’interno della città che nella periferia, ma stiamo parlando specificamente di quelli che sono entrati in città e contro cui stanno combattendo le nostre forze. Le nostre posizioni sono difese. Nell’ultimo mese la situazione non è cambiata, l’unica differenza è il numero di persone all’interno di Pokrovsk”, le parole del leader di Kiev. 

Per quanto riguarda Myrnohrad, “c’è una forte pressione da parte della Russia, ma le nostre forze stanno mantenendo le loro posizioni – ha proseguito -. Le nostre truppe sono avanzate a Kupyansk. Le operazioni di sgombero sono in corso su una distanza di circa mezzo chilometro. L’operazione lì si sta svolgendo correttamente. Oggi controlliamo Kupyansk. Ci sono russi lì; i nostri militari stimano che siano fino a 100 persone. Cioè, non ne sono rimasti molti, forse 80-100, ma sono tutti lì temporaneamente”. “Per quanto riguarda Huliaipole, in breve: la situazione è rimasta invariata nell’ultima settimana. È stata difficile, ma ad oggi la situazione si è stabilizzata”, sostiene. 

L’Ucraina intanto si prepara a “massicci attacchi russi” durante il periodo di Natale e per questo Zelensky ha dato ordine di “rafforzare le difese” delle città. Parlando durante un incontro con i diplomatici a Kiev, secondo quanto riferisce Rbc Ukraine, il presidente ha sottolineato: “Quando la Russia dice che non ci sarà alcun cessate il fuoco natalizio, è sempre quello che dicono: un modo per enfatizzare le minacce. Dopo tali segnali, ho chiesto che i nostri servizi di intelligence siano potenziati al massimo”. “Siamo consapevoli – ha aggiunto – che in questi giorni potrebbero essere sferrati attacchi massicci. Pertanto, la priorità numero uno è la difesa aerea: proteggere le nostre città, le nostre forze e le nostre comunità, in particolare il 23, il 24 e il 25”. 

Da Miami intanto sta tornando anche l’inviato del Cremlino Kirill Dmitriev, pronto a riferire al leader russo Vladimir Putin sui colloqui in Usa. Nelle scorse ore Dmitriev aveva pubblicato su X un post in cui scriveva “Grazie, Miami. La prossima volta: Mosca”, lasciando intendere possa tenersi nella capitale russa un futuro nuovo incontro tra delegazioni di Russia e Stati Uniti mentre prosegue la guerra. Nel post, che segue i colloqui degli ultimi giorni, anche una foto di Dmitriev che indossa una t-shirt con la scritta “Prossima volta a Mosca” e la firma di Putin. 

La Russia intanto parla tuttavia di “lenti progressi” nei negoziati con gli Stati Uniti per un piano di pace, ha riferito il vice ministro degli Esteri Sergei Ryabkov, denunciando però i “dannosi ed estremamente nefasti tentativi di un gruppo di Paesi influenti che cercano di rovinare questo sforzo e di far deragliare il processo diplomatico”. 

Mosca, ha poi aggiunto il vice ministro, è disponibile a sottoscrivere un accordo giuridicamente vincolante in cui si impegna a non attaccare l’Unione europea e la Nato, dopo che il presidente ucraino ha avanzato la proposta della rinuncia, da parte di Kiev, all’adesione alla Nato in cambio tuttavia di garanzie di sicurezza “simil articolo 5” del Trattato del Nord Atlantico. Gli Stati Uniti hanno lasciato intendere la loro disponibilità a offrire a Kiev garanzie di tipo Nato. 

 

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