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lunedì 25 Agosto 2025
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Estate, tempo di terme: identikit ospiti ‘over 50 cerca terapia e 35enne relax’

(Adnkronos) – Dall’over 50 in cerca degli effetti ‘terapici’ al 35enne che sogna un momento di relax. L’estate è tempo di terme per molti ma chi le sceglie come meta? L’identikit dei frequentatori è cambiato rispetto al passato. Se un tempo le località termali venivano considerate un segmento turistico esclusivo e di scarso appeal per i giovani, oggi non è più così. Le terme non sono più percepite esclusivamente come luoghi di cura, ma rappresentano un universo che tiene insieme benessere e salute, relax e prevenzione. La componente delle cure tradizionali resta fondamentale – spiegano da Federterme Confindustria – I cicli di fangobalneoterapia, le terapie inalatorie e i programmi riabilitativi attraggono soprattutto un pubblico adulto, nella fascia 50-70 anni, che considera le terme un presidio di salute e un alleato concreto nella prevenzione. Questo segmento continua a garantire stabilità al settore, sostenuto anche dalle convenzioni con il Servizio sanitario nazionale. Accanto a quest’anima più ‘classica’, si è imposta anche la dimensione del relax: un turismo termale fatto di piscine, spa, trattamenti rigeneranti, attività outdoor e scoperte enogastronomiche. Qui il pubblico è più giovane, tra i 35 e i 55 anni, con soggiorni brevi da 2 a 4 notti, spesso in coppia o con amici. In forte aumento anche i visitatori giornalieri, che in alcune località superano il 60% del totale: scelgono le terme per una sola giornata, trasformandole in un’esperienza accessibile a costi contenuti.  Non mancano le famiglie con bambini, accolte da strutture che hanno sviluppato servizi dedicati: aree attrezzate, piscine a misura di piccolo ospite e pacchetti pensati per integrare benessere e divertimento. “Un segnale della crescente capacità delle terme di rivolgersi a target diversi – spiegano dal settore – intercettando esigenze che spaziano dalla salute al tempo libero”. Il profilo del cliente-tipo 2025 è quindi più variegato che mai. C’è chi le terme per la salute, chi per rigenerarsi dopo periodi di stress, chi le abbina a escursioni, cammini e borghi. Comune a tutti è “l’attenzione alla qualità della vita, alla sostenibilità delle strutture, al contatto con la natura e a formule di vacanza più umane, lontane dal turismo di massa”. Secondo i dati di Federterme Confindustria, l’estate 2025 si conferma positiva per il termalismo italiano, che nel solo mese di agosto registra oltre 500 mila presenze e un tasso di occupazione medio compreso fra il 75 e l’85% nelle circa 290 strutture alberghiere termali attive. A emergere è anche una trasformazione nei comportamenti di viaggio: i flussi non si concentrano più solo ad agosto, ma crescono anche nei mesi di giugno e settembre, con un incremento medio dell’8% rispetto al 2024, segnale di una domanda più distribuita e sostenibile per i territori. A trainare i flussi restano le grandi regioni del termalismo – Veneto, Campania, Toscana ed Emilia-Romagna – cui si affiancano Lazio, Lombardia, Basilicata, Puglia e aree appenniniche. Il termalismo italiano si conferma così un settore doppio e complementare: da un lato cura e prevenzione, dall’altro motore di relax. “Una risorsa che contribuisce a destagionalizzare i flussi – spiegano gli addetti ai lavori – sostiene l’economia dei territori e offre esperienze accessibili a un pubblico sempre più ampio”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

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