(Adnkronos) – Come evidenziato da diversi osservatori di mercato,” una possibile joint venture tra Intesa Sanpaolo e Generali nel wealth management potrebbe dar luogo a un polo con masse complessive superiori a 1.500 miliardi di euro, tale da collocare l’Italia tra i principali attori europei del risparmio e da ridurre il divario rispetto ai maggiori operatori globali”. Così l’economista dell’Università Statale di Milano, Marta Degl’Innocenti, rispondendo all’AdnKronos in merito alle possibili mosse di Generali nel wealth management dopo l’addio a Natixis.
L’operazione, spiega, “troverebbe fondamento in significative sinergie industriali, derivanti dall’integrazione tra la rete distributiva bancaria e di private banking di Intesa Sanpaolo e le competenze assicurative e di gestione del risparmio di Generali, con potenziali effetti positivi in termini di ampliamento dell’offerta di prodotti, stabilità dei ricavi commissionali, economie di scala, investimenti in digitalizzazione e rafforzamento della presenza internazionale, pur richiedendo un attento presidio dei profili di governance, concorrenza e integrazione organizzativa” (di Andrea Persili)
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